Il Bushido del C.I.O.
9 Giugno 2017
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DALL’INTRODUZIONE
Cos’hanno in comune i Direttori dei Sistemi Informativi (o C.I.O.- Chief Information Officers, all’americana) con il Bushido? Perché tentare un “elogio delle follie” dei C.I.O. in sanità? Se non vi siete posti queste domande leggendo il titolo, probabilmente non sarete neanche arrivati a questa introduzione. Se invece vi è nata una qualche curiosità, nel resto di questo libretto troverete alcune risposte.
Prima di tutto chiariamo che questo non è un libro serio, un trattato sulla figura del C.I.O. o sulle metodologie di verifica e certificazione delle competenze. È piuttosto un libro che racconta alcune storie, storie vere di persone vere, storie di alcuni dei protagonisti di un percorso (l’e-HealthAcademy), che è partito nel 2015 ed ora è al suo secondo anno.
Incontreremo dei personaggi che hanno, a modo loro e con tutte le loro virtù e i loro limiti, cercato di dare delle risposte (a volte anche un po’ folli) alle mille sfide che si sono trovati ad affrontare. Le storie che racconteremo parlano di strategia, di architetture, di Governance dell’IT, di gestione delle relazioni, di Innovazione, ma anche di come qualcuno ha affrontato con intelligenza e sangue freddo quello che è stato definito “uno dei peggiori disastri di sempre dell’IT in sanità” (Computerworld).
Perché, nel bene e nel male anche il C.I.O., come tutti coloro che hanno un potere e un ruolo di responsabilità, ha bisogno di ispirarsi a dei principi, proprio come succedeva ai Samurai o ai Cavalieri. Ese questo vi sembra eccessivo, sappiate che fa parte della follia delle follie, ossia la follia di chi scrive, di cui parla Erasmo da Rotterdam. Ma ricordate anche, come diceva un mai abbastanza citato saggio che ha formato generazioni di C.I.O., che “da grandi poteri, derivano grandi responsabilità” (Ben Parker).